Don Angelo operativo in parrocchia dal prossimo lunedì

Don Angelo Bosco ha ricevuto esito negativo al tampone per il coronavirus e può tornare nella nostra parrocchia il prossimo lunedì 11 gennaio.

Carissimi,
dopo 25 giorni trascorsi in quarantena, finalmente, vi comunico che sono risultato negativo al tampone di controllo e ho ricevuto dalla ASL la certificazione per poter uscire e sono fisicamente in forma, avendo avuto sintomi lievi. Dunque da lunedì prossimo tornerò ad essere operativo in parrocchia. Durante questo weekend soggiornerò a Monopoli, presso la mia famiglia, con cui non ho avuto la possibilità di trascorrere le feste natalizie.

Ringrazio, in primis, Don Francesco Disciglio che mi ha sostituito instancabilmente in questo periodo e gli altri sacerdoti che si sono alternati, ringrazio ancora i collaboratori parrocchiali che hanno prestato servizio in questi giorni difficili e di emergenza occupandosi della preparazione dell’altare per le messe, dell’animazione e dell’apertura e chiusura della nostra chiesa di San Domenico.

Ringrazio, sentitamente, tutti coloro che in questi lunghi giorni di totale isolamento mi hanno mostrato la loro vicinanza e il loro affetto con preghiere, messaggi, telefonate: sono stati, per me, di grande conforto!

Permettetemi però, di mettere in evidenza anche “l’altro lato della medaglia”, poiché mi sono giunte numerose voci del chiacchiericcio che si è creato circa la mia persona. Vorrei ricordare a tutti che siamo vittime di questa epidemia a livello globale e purtroppo, data la velocità e la pericolosità del contagio, nessuno può ritenersi al sicuro ma non per questo bisogna necessariamente colpevolizzare o stigmatizzare con giudizi, spesso anche affrettati e privi di reali fondamenti, coloro che vengono colpiti da questo tremendo virus.

Al contrario, ricorrendo ancora una volta alle famose parole di Papa Francesco, pronunciate, all’inizio della pandemia: “che siamo tutti sulla stessa barca e nessuno si salva da solo”, vi esorto dunque a manifestare nei confronti di coloro che restano vittime del contagio atteggiamenti di solidarietà e preghiera, che sono i segni di coloro che si sentono appartenenti a Cristo.

Infine voglio precisare che le nostre chiese non sono state luogo di focolaio e che con le dovute precauzioni che sono richieste in qualsiasi luogo pubblico, si può tornare a frequentarle con tranquillità.

Vi saluto caramente e spero di potervi rincontrare tutti al più presto, con affetto il vostro parroco Don Angelo.

Commenta col tuo profilo Facebook