INTENZIONE DEL PAPA
Preghiamo affinché, nelle situazioni sociali, economiche e politiche conflittuali, siamo coraggiosi e appassionati artefici del dialogo e dell’amicizia
Intenzioni dei vescovi
Perché le ferie estive attraverso un tempo più disteso favoriscano relazioni nel segno della gratuità e della riconciliazione
Intenzione per il clero
Cuore di Gesù, nel mese che ricorda S. Ignazio di Loyola, infiamma del Tuo Amore il cuore dei Tuoi sacerdoti, perché possano essere guide illuminate per consolare le anime
Adorazione Eucaristica
Fratelli universali
Nell’oggi in cui viviamo, c’è quanto mai bisogno di dialogo vero e di amicizia autentica e gratuita. Ma, superare l’egoismo innato nell’uomo e quel narcisismo sottile che s’insinua come conseguenza non è facile. Essere artefici del dialogo tra persone di religioni differenti – ci esorta Papa Francesco – non si fa solamente per diplomazia, cortesia o tolleranza, occorre capire che l’obiettivo del dialogo è stabilire amicizia, condividere valori ed esperienze, appassionarsi a questo e tal volta, dare la vita. Preghiamo in questa adorazione, affinché, nelle situazioni sociali, economiche e politiche conflittuali, siamo coraggiosi e appassionati artefici del dialogo e dell’amicizia
Canto Questo è il mio comandamento (Frisina)
Questo è il mio comandamento
che vi amiate
come io ho amato voi
come io ho amato voi.
Nessuno ha un amore più grande
di chi dà la vita per gli amici
voi siete miei amici
se farete ciò che vi dirò.
Il servo non sa ancora amare
ma io v’ho chiamato miei amici
rimanete nel mio amore
ed amate il Padre come me.
Dal Vangelo di Giovanni, 12, 24-25
In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.
Da Avvenire: La carezza di Charles de Foucauld. Ecco perché è il «fratello universale»
R. Maccioni, 18 ottobre 2020
Ci sono persone che sembrano avere il Vangelo cucito addosso, come una seconda pelle. Uomini e donne per cui vivere la fede è naturale allo stesso modo che respirare. Testimoni così autentici da far pensare che nella sua predicazione Gesù abbia pensato proprio a loro. Charles de Foucauld ad esempio è la sintesi perfetta della celebre immagine del Vangelo di Giovanni: «se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto». In apparenza la sua vita è stata un fallimento: nessuna conversione al cristianesimo, una morte violenta, vittima di un gruppo di predoni nel deserto dove aveva scelto di abitare con il popolo Tuareg. Eppure proprio quello svuotamento, quel dimenticarsi di sé era la meta da raggiungere. «Dio – scriveva – costruisce sul nulla. È con la sua morte che Gesù ha salvato il mondo; è con il niente degli apostoli che ha fondato la Chiesa; è con la santità e nel nulla dei mezzi umani che si conquista il cielo e che la fede viene propagata». Una riflessione talmente vera che l’apparente “niente” ottenuto in vita ha lasciato il posto a una grande fioritura spirituale. Il Papa, nell’enciclica “Fratelli tutti”, lo propone come modello. «Voleva essere in definitiva, “il fratello universale” – scrive Francesco – ». Una profezia, un progetto, una vocazione perseguiti identificandosi con gli ultimi. «Cercava di costruire una fraternità che riguardasse tutti gli uomini. (…) Lo vediamo soprattutto quando va a Beni Abbés (unico prete in un raggio di 400 chilometri di deserto ndr) e parla esplicitamente della fraternità come della sua casa, come il luogo in cui tutti: i cristiani, musulmani, gli ebrei, ma anche quelli chiama idolatri, si possano sentire accolti. Un concetto di fraternità che troverà il suo compimento quando andrà nell’Hoggar a condividere la vita con i Tuareg.
Canone: Adoramus Te, Domine (Taizé)
Interiorizzazione: Dalla preghiera semplice di S. Francesco di Assisi
Signore, fa’ di me
uno strumento della Tua Pace:
Dove è odio, fa ch’io porti l’Amore,
Dove è offesa, ch’io porti il Perdono,
Dove è discordia, ch’io porti l’Unione,
Dove è dubbio, ch’io porti la Fede,
Dove è errore, ch’io porti la Verità,
Dove è disperazione, ch’io porti la Speranza,
Dove è tristezza, ch’io porti la Gioia,
Dove sono le tenebre, ch’io porti la Luce.
Maestro, fa che io non cerchi tanto
Ad esser consolato, quanto a consolare;
Ad essere compreso, quanto a comprendere;
Ad essere amato, quanto ad amare.
Poiché, così è:
Dando, che si riceve;
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna
Preghiamo: Dalla Preghiera cristiana ecumenica in Fratelli tutti di Papa Francesco
Dio nostro, Trinità d’amore,
dalla potente comunione della tua intimità divina
effondi in mezzo a noi il fiume dell’amore fraterno.
Donaci l’amore che traspariva nei gesti di Gesù,
nella sua famiglia di Nazaret e nella prima comunità cristiana.
Concedi a noi cristiani di vivere il Vangelo
e di riconoscere Cristo in ogni essere umano,
per vederlo crocifisso nelle angosce degli abbandonati e dei dimenticati di
questo mondo e risorto in ogni fratello che si rialza in piedi. Amen
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