Costituzione e natura del Consiglio Pastorale Parrocchiale
Nella Parrocchia di San Domenico in Rutigliano è costituito il Consiglio Pastorale Parrocchiale (C.P.P. o Consiglio), con Statuto del Vescovo di Conversano-Monopoli, Giuseppe Favale. Il C.P.P. rappresenta:
- il segno della fondamentale uguaglianza e della piena comunione di tutti i battezzati nella varietà dei carismi e dei ministeri;
- lo strumento della partecipazione e corresponsabilità di tutti i fedeli alla missione salvifica della Chiesa.
Il Consiglio rispetta la norma del canone 536 del Codice di Diritto Canonico, ha voto consultivo e i suoi orientamenti, come da Statuto, ricevono la massima considerazione dal parroco, specie nelle scelte pastorali della parrocchia.
Le sue finalità
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si propone in primo luogo di studiare i problemi pastorali inerenti la vita della parrocchia. Inoltre, formula, propone e verifica quanto messo in programma dalla parrocchia, affinché quest’ultimo sia in armonia col progetto pastorale sia della Diocesi sia di quello zonale. Infine il C.P.P. contribuisce al costante rinnovamento e alla conversione pastorale della comunità parrocchiale in senso missionario.
La composizione
Il consiglio pastorale parrocchiale è composto dal parroco, dai vicari parrocchiali, dai diaconi e dai superiori di ogni comunità religiosa operante nella parrocchia e dai laici, confermati e di età superiore ai 18 anni, che si distinguono per la fede sicura, buoni costumi e prudenza, designati in modo che siano opportunamente rappresentate le diverse realtà della parrocchia.
Al fine di garantire il necessario rinnovamento del Consiglio, i membri laici non possono ricoprire per più di due mandati consecutivi il ruolo di membro del C.P.P.. il numero dei membri laici viene stabilito in proporzione al numero dei parrocchiani, in modo che:
- un terzo sia composto dai responsabili di aggregazioni laicali, associazioni, confraternite, movimenti, etc., presenti in parrocchia (qualora il numero di tali aggregazioni non arrivi ad un terzo dei componenti del C.P.P., la restante quota sarà suddivisa equamente tra membri eletti dalla comunità e membri scelti dal parroco);
- in terzo sia eletto dalle comunità parrocchiale dopo conveniente preparazione;
- un terzo sia scelto dal parroco.
Una nota sugli elettori del C.P.P. e sui suoi membri
I membri del C.P.P. sono eletti da tutti coloro che abbiano terminato il percorso di iniziazione cristiana, abbiano compiuto 16 anni e siano domiciliati in parrocchia o ivi stabilmente operanti. La qualità di membro del C.P.P. è incompatibile con quello di membro di altri C.P.P. o di altri Consigli per gli affari economici di altre parrocchie.
Durata
Il C.P.P. si rinnova ogni quinquennio e con esso le nomine dei consiglieri che vi fanno parte. In caso di decadenza, rinuncia, dimissioni o morte di uno dei consiglieri, subentra:
- colui che succede nell’incarico, se si tratta di consigliere responsabile di associazioni e simili;
- il primo dei non eletti, se si tratta di consigliere eletto dalla comunità;
- un altro designato dal parroco, se si tratta di consigliere dallo stesso nominato.
Funzionamento
Il C.P.P. è composto da tre organismi operativi: il “Presidente“, il “Segretario” e le “Commissioni ed esperti“.
Il Presidente è il parroco e a lui spetta convocare il Consiglio, stabilire l’ordine del giorno, in collaborazione con il Segretario, approvare e rendere esecutivi gli orientamenti espressi dal Consiglio.
Il Segretario è scelto dal parroco tra i membri del Consiglio, dopo aver ascoltato il parere del C.P.P., ed è un organismo operativo a cui spettano numerose responsabilità, come: tenere l’elenco aggiornato dei consiglieri; trasmettere loro l’avviso di convocazione e il relativo ordine del giorno; notare le assenze e riceverne le eventuali giustificazioni; ricevere le richieste di convocazione straordinaria e le proposte per la formulazione dell’ordine del giorno; oltreché redigere il verbale delle riunioni e tenere l’archivio del Consiglio.
A seconda delle esigenze ed opportunità, il C.P.P. si serve di Commissioni ed esperti, con precisi e regolati compiti.
Infine, il funzionamento del C.P.P. è regolato secondo le linee di uno Statuto, il quale dovrà essere sottoposto all’approvazione dell’Ordinario diocesano, e dal testo base offerto dalla curia diocesana.
La convocazione
Il C.P.P. è convocato in sessione ordinaria dal parroco almeno tre volte all’anno. Sono possibili sessioni straordinarie che sono convocate su richiesta dalla maggioranza assoluta dei membri. La convocazione l’ordine del giorno saranno comunicati in anticipo e con modalità previste dal Regolamento. La validità di ciascuna convocazione è determinata dalla presenza della maggioranza dei membri.
Il rapporto tra il Consiglio e la comunità
Il C.P.P. studierà grazie agli strumenti più idonei, come ad esempio le inchieste, le assemblee, la stampa, il sito internet, i social media, etc., per mantenere costante il rapporto sia di corresponsabilità sia di rappresentatività con l’intera comunità. Ogni suo lavoro sarà opportunamente pubblicizzato attraverso i canali della comunicazione parrocchiale.